I murales raccontano: Vicksburg, Mississippi

Quando il fiume Mississippi arriva in una delle tante curve che ne caratterizzano il corso, sfiora una cittadina: Vicksburg, dal passato ricchissimo di storia, aneddoti, eventi sanguinosi e episodi curiosi.

Il Delta dello stato del Mississippi, detto anche Yazoo-Mississippi, da non confondere con il Delta del fiume, comprende il territorio a nord-ovest dello stato e una piccola parte degli stati dell’Arkansas e della Louisiana. Questa regione è stata chiamata “Il posto più meridionale della terra” nel senso di Sud Americano per le vicende storiche razziali e culturali ma anche economiche. Vicksburg rappresenta il confine più a sud di questa porzione di terra. Qui il fiume Yazoo si unisce al fiume Mississippi che

Il nostro camper sul Riverfront al tramonto


nel corso degli anni ha più volte deviato il suo corso, come descrive anche Mark Twain nel suo libro “Vita sul Mississippi”.

La Vicksburg da passeggiare è lungo la strada centrale, la Downtown della città. Tra negozi di Antiques e ristoranti ogni tanto si legge il passato: tra i vari landmarks il tornado del 1953 e la Blue Room dove si sono esibiti nomi eccellenti del Blues come Ray Charles, B.B. King e Louis Armstrong. Nei negozi si vendono rami di cotone come souvenir in ricordo delle piantagioni di cotone un tempo fonte di ricchezza di proprietari che sfruttavano il lavoro degli afro-americani.

Vicksburg è passata alla storia per una battaglia, il famoso assedio di Vicksburg durante la guerra tra gli unionisti del generale Grant e i sudisti, nel 1863. Era la città che sia l’Unione che la Confederazione erano determinati a controllare e il Presidente Lincoln pronunciò la frase rimasta alla storia:

See what a lot of land these fellows hold, of which Vicksburg is the key. The war can never be brought to a close until that key is in our pocket.

Guarda che terra hanno quegli individui, e Vicksburg è la chiave. La guerra non potrà mai essere chiusa fino a quando quella chiave non sarà nella nostra tasca.

E sicuramente Vicksburg è una delle chiavi per comprendere una parte della storia degli Stati Uniti. L’Unione ebbe la meglio e Lincoln, riferendosi al fiume Mississippi, disse:

The Father of Waters again goes unvexed to the sea

Il Padre delle Acque scorre di nuovo indisturbato verso il mare

Oggi si può visitare il Vicksburg National Military Park (presto il mio post per raccontare la nostra esperienza) che si trova a ridosso della città. Il parco conserva e preserva il sito della battaglia e assedio di Vicksburg durante la Guerra Civile Americana durato dal 29 marzo al 4 luglio 1863.

Vicksburg Military Park

A Vicksburg si imbottigliò, nel 1894, per la prima volta la Coca-Cola che fino ad allora era venduta solo “alla spina”, idea che venne ad un rivenditore di dolciumi, tal Joseph Augustus Biedenharn.

Nel 2002 si intraprese un’iniziativa che ha arricchito la cittadina di murales nel tratto del Riverfront. I soggetti sono stati scelti dalla storia di Vicksburg e dell’area circostante. Tanto per citarne qualcuno si può trovare rappresentata la caccia all’orso del presidente Theodore Roosevelt, la nave Sultana, l’assedio di Vicksburg, la prima Coca-Cola imbottigliata, l’alluvione del 1927 che si ricorda come una delle pià distruttive degli Stati Uniti, un tramonto sul fiume Mississippi. Quest’ultimo è stato rappresentato perchè secondo i locali il tramonto qui è uno dei più belli d’America: concordo pienamente, siamo arrivati al Riverfront proprio al tramonto e lo spettacolo è stato superlativo.

Un altro murales raffigura l’accoglienza di Vicksburg al 25° presidente degli Stati Uniti, William McKinley, nel 1901. Un immenso arco di balle di cotone, dove ognuna pesava circa 450 libbre, era lì a testimoniare quanto il cotone fosse importante per l’economia della città e dei dintorni. Si arrivò ad un fatturato annuo di $ 3.000.000, favorito anche dalla facilità degli scambi commerciali grazie alla navigazione sul Mississippi e alla ferrovia.

Ma tra i murales c’è anche la nave Sultana, che è tristemente nota come il più grande disastro marittimo degli Stati Uniti: era la fine dell’aprile 1865, la guerra di secessione era appena terminata e la nave sultana si fermò a Vicksburg per far salire a bordo i soldati dell’unione che erano stati appena liberati dalle prigioni confederate. Per ogni soldato trasportato fino in Illinois lo stato pagava cinque dollari. Ma durante il corso si era scoperto che una delle caldaie aveva una perdita, così anzichè fermarsi a sostituirla con sicura perdita di denaro,  si cercò di ripararla alla meglio. La nave continuò il suo corso sul Mississippi e una volta arrivata nei pressi di Memphis esplose, incidente che  causò la morte di oltre 1.700 persone.

Uno dei murales è dedicato al Parco Militare citato sopra.

E poi ancora la gloriosa storia della nave a vapore Sprague. Era una nave a vapore, la più grande e potente, costruita nel 1901 e ribatezzata Big Mama. Si rese molto utile nel 1927 quando, durante la terribile alluvione, portò in salvo a Vicksburg 20.000 persone. Fu dismessa nel 1948 poichè aveva percorso durante la sua “carriera” una distanza equivalente a quaranta volte il giro attorno all’equatore. Allora i cittadini di Vicksburg la acquistarono e ne fecero un teatro galleggiante per il melodramma Gold in the Hills (che si è aggiudicato un posto nel Guinness Book of World Records‘ come lo spettacolo più lungo. Purtroppo la Sprague bruciò nel 1974 e nel 1979 affondò.

Sono più di trenta i murales sul lungo fiume di Vicksburg, che è senza dubbio una cittadina da non perdere anche se decisamente dimenticata dal turismo italiano.

Può tornare utile

Il Vicksburg National Military Park fa parte del circuito dei siti gestiti dal National Parks Service, è possibile acquistare un biglietto cumulativo (info qui)

 

Curiosità

  • Dopo la nave Sultana il secondo grave incidente che coinvolse i battelli che navigavano sul fiume Mississippi fu quello in cui perse la vita il fratello di Mark Twain.
  • Quali sono le origini dell’orsacchiotto Teddy Bear?: il 16 novembre 1902, il Washington Post scrisse riguardo il viaggio del presidente Theodore Roosevelt a Smedes (25 miglia a nord di Vicksburg) per una caccia all’orso di 4 giorni. L’articolo riferì che il presidente si rifiutò di uccidere un orso che era stato messo in condizioni di non poter reagire, ferito e legato. Ordinò ad altri di ucciderlo solo per non farlo soffrire ulteriormente. Ne seguirono vignette disegnate dal fumettista Clifford Berryman che, con la prima in cui immortalò l’episodio dell’orso e il Presidente intitolata “disegnamo un confine sul Mississippi”, volle rappresentare una disputa dell’epoca sui confini tra gli stati della Louisiana e del Mississippi. Ma quell’orsetto divenne sempre più popolare. Chiamandolo Teddy (diminutivo di Theodore) Bear un negoziante di giocattoli di Brooklyn mise in vetrina un orsetto di pezza. Da lì seguì il Teddy Bear di una fabbrica di giocattoli tedesca che ancora oggi produce l’orsetto Teddy.
  • Vicksburg è nota anche per le graziose case residenziali d’epoca: la più antica si trova all’angolo tra la Main Street e la Cherry Street. Ed è chiamata George Washington Ball House, non era di proprietà del noto presidente ma di un suo cugino. L’elenco completo delle dimore storiche si può consultare in questa pagina.
  • Tanti anni fa il Mississippi scorreva dove oggi alloggia il fiume Yazoo, infatti più volte nel corso dei secoli il fiume Mississippi ha cambiato il suo corso
  • Il 6 luglio del 1835 avvenne un episodio poco conosciuto nel resto del mondo, ma ben noto ai locali: il “Murrell Excitement“. John Andrews Murrell era un bandito e giocatore d’azzardo che commetteva i suoi misfatti lungo il Mississippi. Nel 1835 pare stesse tramando una rivolta degli schiavi contro i padroni bianchi in modo da assoldarli poi successivamente per le sue azioni criminose, spingendosi così fino a New Orleans. Gli abitanti di Vicksburg decisero di espellere tutti i giocatori d’azzardo che pare facessero parte del complotto. Nel “Murrell Excitement” vennero impiccati ben cinque giocatori d’azzardo.

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