Parola d’ordine: WELCOME TO JORDAN

Nel titolo un’introduzione doverosa: Welcome to Jordan, una frase accompagnata sempre da un sorriso e da un cenno di saluto. Un viaggio inaspettato, coinvolgente, entusiasmante, appagante e indimenticabile.

Inaspettato: è nato come “ripiego” ad un viaggio forzatamente annullato, altrimenti non ci sarebbe stato possibile organizzare due vacanze di media durata così in breve tempo.

Coinvolgente: ogni passo, ogni luogo era così carico di storia e tradizioni tutte da scoprire.

Entusiasmante: l’accoglienza, i colori del deserto, le testimonianze storiche e i sapori ci hanno stupito e entusiasmato.

Appagante: camminare tra le strade profumate di spezie, incrociare i volti sorridenti di bimbi che gridavano “Welcome to Jordan” e “leggere” millenni di storia impregnata nei mosaici, nei panorami, nelle acque del fiume Giordano, nelle rovine di antiche città, ci ha arricchito e gratificato.

Indimenticabile: undici giorni vissuti intensamente che ricordiamo molto spesso con un trasporto che, a quanto pare, abbiamo trasmesso a tanti viaggiatori che si sono lanciati nella stessa avventura.

Ogni località, ogni esperienza meriterebbe una degna e dettagliata descrizione. Inizierò con questo post di presentazione. Tengo a precisare che il viaggio è stato organizzato (come sempre) in totale autonomia.

Spostamenti

Per essere più autonomi abbiamo noleggiato un’autovettura  e ci siamo trovati benissimo. Non abbiamo avuto riscontro di tutto quel che si dice e che avevamo letto, ma ritengo sia utile quanto segue:

  • le strade principali sono per lo più in buono stato
  • bisogna fare attenzione ai dossi che a volte non sono segnalati ma che si trovano in prossimità di luoghi abitati, incroci e confluenze
  • si può incorrere in autovetture che arrivano contromano sulla corsia più a destra (chiamiamola di “emergenza”), fare sempre molta attenzione
  • i parcheggi non sono un problema, sono sempre gratuiti e noi siamo riusciti a trovare un posto anche vicino al teatro di Amman
Navigatore e navigazione

Abbiamo usato sia GoogleMaps (che richiede connessione internet con possibilità di scaricare delle aree offline) sia Maps.me (mappe gratuite per navigare senza connessione). Entrambe le soluzioni si sono rivelate utilissime, anche se in Giordania ci si può trovare di fronte a deviazioni non segnalate neanche su GoogleMaps. Un paio di imprevisti li possiamo raccontare: una grande strada improvvisamente sbarrata (chissà da quanto tempo) e una deviazione di non facile interpretazione lungo la Kings’ Highway.

Connessione e telefono

Per restare “connessi” abbiamo acquistato una sim (piano tariffario specifico per turisti) appena atterrati: nel box del gestore Orange in aeroporto si sono prodigati configurando il nostro cellulare (ne abbiamo portato uno dedicato ad accogliere la sim giordana, e lo abbiamo usato come hotspot) e dandoci consigli sul primo accesso.

Il visto e il passaporto

Attualmente (dicembre 2022) occorre essere in possesso del passaporto con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’ingresso nel Paese.  Il costo del visto per è di 40 JOD (dinari giordani). Una soluzione ottima è l’acquisto del Jordan Pass che, oltre l’ingresso a Petra (scegliendo il numero dei giorni, da uno a tre, sempre consecutivi) e a moltissimi siti museali e archeologici nonchè al WadiRum (un elenco dettagliato si trova qui), comprende anche il visto. Poichè le cose possono cambiare nel tempo per informazioni affidabili e aggiornate rimando alla pagina del paese sul sito ViaggiareSicuri e alle FAQ del sito ufficiale del Jordan Pass (attualmente chi atterra ad Aqaba e resta almeno tre notti in Giordania non ha bisogno di visto, ma se si ha intenzione di visitare anche solo Petra conviene comunque munirsi di Jordan Pass).

Il cibo

Abbiamo apprezzato le pietanze giordane dove le spezie insaporiscono e profumano. Tra le bevande impera il buonissimo tè alla menta. Segnalo due locali che ricordiamo con più entusiasmo: il FOKAR&BHAR a Madaba e Beit Al-Barakah a Petra.

RACCOMANDO lo store de Le Erbe di Mauro

Madaba

Monte Nebo

Betania oltre il Giordano

Umm Al-Jimal

Jerash

I castelli del deserto

Umm Al Rassas

Umm Al Rassas è menzionato sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, era un tempo utilizzato dai romani come accampamento militare. Notevole il contributo nelle ricerche di Padre Michele Piccirillo del 1986. Nel mosaico pavimentale della Chiesa di Santo Stefano con la rappresentazione dei paesi della regione.

Karak

Riserva della biosfera di Dana

Castello di Shobak

Castello di Shobak

Aqaba

Wadi Rum

Macheronte

Plinio il Vecchio scrisse: “Macheronte, dopo Gerusalemme, è la fortificazione più imponente della Giudea”. Si pensa che qui accaddero i noti eventi che portarono alla decapitazione di San Giovanni Battista

Petra

Mar Morto

Qua e là lungo la King’s Highway

Amman

Rabba

Un po’ di gastronomia

Altre info

Sicurezza: la Giordania è sicurissima, posso assicurare che è stato il paese tra tutti quelli visitati che mi ha impressionato per il senso di sicurezza che si percepisce.

Pagamenti: in tutto il paese si preferiscono i contanti (che si possono tranquillamente avere anche in grandi quantità vista la situazione di sicurezza del paese) ma sono accettate (almeno da alberghi e ristoranti di città) anche le carte. A volte è meglio pagare in contanti perchè alcuni esercizi, ma non tutti, applicano una maggiorazione sui costi quando si paga con la carta. Noi abbiamo ritirato dei contanti appena atterrati in un ATM. Ogni volta la banca ci ha applicato una commissione, tranne quando abbiamo prelevato ad Aqaba, in uno sportello del centro. Una ragazza italiana che viveva ad Amman ci ha riferito di una banca che non applica mai commissioni (la Arab Bank) ma non abbiamo avuto modo di verificare.

Spesso nei negozi accettano anche gli euro, ma ovviamente il cambio non è conveniente.

Parcheggi: sono ovunque gratuiti, ma spesso ci sono parcheggiatori abusivi che chiedono una piccola mancia.

 

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