Ungheria

la nostalgia di Ungheria …

si fa sentire, perché ovunque si respira tradizione. L’Ungheria: un paese pacato, dove molto spesso il tempo sembra essersi fermato. Tanta cortesia, tanti sorrisi e qualche chiacchiera in un italiano un po’ stentato, ma molto spesso provvidenziale.

La prima sosta in Ungheria l’abbiamo fatta incredibilimente per caso. Diretti verso il Lago Balaton, scorgiamo delle indicazioni che lasciano intuire aria di festa. Detto fatto, ci fermiamo al Sóstói Természetvédelmi Terület, una riserva dove in questi giorni c’è il Zalai Vadászati Évadnyitó, la Festa dell’apertura della stagione di caccia.

Ungheria, festival, Sóstói Természetvédelmi Terület E  abbiamo la prima conferma di quanto sia tipico il gulasch da queste parti! Nel grande prato birra, gastronomia, bancarelle di artigianato, prodotti per la caccia, e musica ungherese.Goulash, UngheriaMa quello che ci colpisce sono le bogrács, i pentoloni sospesi dove si cucina il gulasch. In lingua ungherese si chiama gulyás, da mandria (gulya), proprio dai mandriani che un tempo usavano cucinarlo.

Goulash, Ungheria, bogrács

I Bogrács

Li avevamo già visti in Germania, dove vengono chiamati Baumstriezel, i Kurtőskalács, che si può tradurre con torta-camino, perché l’aspetto ricorda quello di un comignolo. Sono buonissimi!

Kurtőskalács

Kurtőskalács

La capitale, Budapest, è una città bellissima ma è anche l’unico posto del paese con problemi di sicurezza. Visitarla passeggiando è il miglior modo per scoprirla. Ogni angolo va vissuto e per riposarsi ci si può sedere in una delle tante panchine sul lungofiume, incantati dal panorama. Un’ottima alternativa per una pausa è una sosta in una delle tante pasticcerie. Nel bellissimo quartiere del Palazzo Reale, non lontano dai Bastioni dei Pescatori, c’è la pasticceria Ruszwurm: è qui che viene prodotta la “regale” Dobostorte, la torta preferita della principessa Sissi.

Dobos torte, UngheriaIl suo inventore era un famoso pasticcere ungherese, József C. Dobos, che viaggiò in lungo e largo tra le città europee per presentare la sua golosa creazione. Molto simile alla nostra Setteveli (noi ne abbiamo mangiata una buonissima a Brolo, in Sicilia), si può degustare all’interno della pasticceria, in una saletta dallo stile retrò che ricrea un’atmosfera ottocentesca. Noi abbiamo preferito renderla cibo da strada, per meglio dire cibo da vista sul Danubio, visto che ci siamo appollaiati sui Bastioni dei Pescatori. La torta, servita un po’ ovunque, è composta da sei strati di pan di spagna, cinque di crema di burro al cioccolato e uno strato superiore croccante: questo pare servisse al suo inventore per proteggerne la morbidezza.

Bastioni, Budapest, UngheriaAnche se non è proprio cibo da strada, come non ricordare il colore e il profumo della paprika che sovente rallegra e decora le strade dei meravigliosi borghi ungheresi? Si trova sotto vari tipi di preparazione, anche come impasto cremoso contenuto in comodi tubetti.

paprika

Una ricetta come souvenir: Lángos

Ma il più classico dei cibi da strada ungheresi è il Lángos, ricorda un po’ la nostra pizza fritta ed è buonissimo! E come rivivere a casa l’atmosfera ungherese se non preparando una pietanza tipica? La ricetta è facilissima: pochi ingredienti e procedimento poco elaborato.

Ingredienti

Per l’impasto: 300 gr. di farina – 250 ml. di acqua – una bustina di lievito istantaneo per piatti salati – mezzo cucchiaino di sale

Per il condimento: crama acida (la sour cream americana o crème fraîche francese per capirci) e formaggio da grattugiare (ho usato il provolone dolce tipo Auricchio)

Procedimento

mescolare gli ingredienti e mettere a riposare l’impasto coperto e in un luogo tiepido, come se si dovesse far crescere l’impasto della pizza! Dopo almeno un paio d’ore cospargere con abbondante farina un piano di lavoro in legno e iniziare a dar forma ai Lángos. Usare molta farina perchè l’impasto è molto morbido. Si raccomanda di far lievitare ancora per una ventina di minuti le formine appena fatte e poi friggerle nell’olio di semi bollente (io ho usato la friggitrice e non ho aspettato il nuovo tempo di lievitazione, ma son venute ugualmente bene). Ancora belle calde, ma dopo aver fatto asciugare l’olio in eccesso, mettere nella parte centrale la crema acida e il formaggio grattugiato.

Lángos

Lángos: acqua, farina, lievito e sale …

Il diario di viaggio …

Il diario di viaggio completo lo puoi trovare sul mio sito: Ungheria quasi fuori stagione : c’è tanto ancora da scoprire!

C’è da sapere dell’altro sul cibo da strada, ma se avete avuto modo di apprezzare specialità non citate, potete completare questa pagina con i vostri suggerimenti lasciando un commento.

Per chi ama la cucina ungherese

 

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