Organizzare un viaggio negli USA: gli ultimi giorni
Ogni viaggio è diverso, ogni viaggiatore è diverso. Ho voluto comunque concludere questa guida elencando alcune delle infinite piccole cose da fare gli ultimi giorni. Già, perchè non si finisce mai di preparare e tanto alla fine si dimentica sempre qualcosa …
1) Prima fra tutte la stampa e la compilazione di una Lifesaver CARD, da tenere vicino ai documenti nella borsa. Ecco l’anteprima, ma si può scaricare il file (Download File) che sarà sicuramente più chiaro per la stampa.
2) Altro documento importantissimo per chi deve portare a bordo medicinali tipo siringhe già pronte con aghi. A noi è successo di avere la necessità di portarne un quantitativo necessario per i giorni della vacanza (2 siringhe al giorno per 22 giorni!) e abbiamo fatto compilare un certificato dallo specialista che le aveva prescritte sia in italiano che in inglese, come ci era stato indicato dalla compagnia aerea. Questo il fac-simile che si può scaricare in formato PDF (Download File)
3) Stampare i biglietti aerei, l’ESTA, i voucher degli hotels e del noleggio auto o del camper, il percorso (molto utile è il sito Tripit – spiegazioni al punto 4 di questo post), l’assicurazione sanitaria
4) Preparare i bagagli facendo attenzione ai contenuti (consultare il sito ufficiale dell’Enac – Ente nazionale per l’aviazione civile per indicazioni precise)
5) Preparare lo smartphone e/o il tablet
6) Acquistare e suddividere tra le varie valigie i farmaci che potrebbero tornare utili durante il viaggio
7) Se necessario, prenotare il parcheggio nei pressi dell’aeroporto
8) Ricordarsi di tenere a portata di mano (nella borsa personale): tappi per le orecchie
Consiglio di leggere attentamente gli avvisi e le indicazioni del sito a cura del Ministero degli Affari Esteri, Viaggiare Sicuri, anche per verificare nuove regole.
Dove siamo nel mondo
La registrazione al servizio “Dove siamo nel mondo” della Farnesina non è necessaria, ma consigliata nel caso si dovessero verificare emergenze e/o improvvisi stati di criticità. Possiamo paragonarlo ad un planning giornaliero che tiene traccia dei nostri spostamenti per facilitare eventuali contatti in caso di necessità.
Novità agli aeroporti statunitensi: Automated Passport Control (APC)
Una cosa da sapere che potrebbe essere utile all’arrivo. Da circa un anno in alcuni aeroporti degli Stati Uniti si è provveduto ad organizzare le procedure per il controllo dell’ESTA, la foto, la rilevazione delle impronte digitali e il controllo del passaporto in modo automatico, tramite delle postazioni fai-da-te che permettono di effettuare i controlli un po’ più velocemente. Poi si deve comunque passare dall’agente della Customs and Border Protection, ma solo per un controllo finale. Abbiamo trovato questa sorpresa durante l’ultimo viaggio, facendo scalo a Chicago e ci siamo trovati benissimo, anche perchè per le istruzioni della procedura si può scegliere anche la lingua italiana. In questa pagina gli aeroporti in cui è attiva e altre informazioni sulla Automated Passport Control (APC).
