I viaggi dell’Imperatore: Adriano, da Italica a Villa Adriana

Quasi tutti viaggiano. Da qualche decennio i viaggi son diventati una consuetudine, grazie soprattutto all’evoluzione dei mezzi di trasporto. In passato i viaggiatori erano pochi, principalmente ci si spostava per lavoro, e solo pochi avevano il privilegio di farlo per conoscere. Indubbiamente abissale lo scopo degli antichi viaggi, rispetto all’attuale, purtroppo, troppo copiosa schiera di chi viaggia con spirito prettamente turistico e non conoscitivo. È Marguerite Yourcenar scrisse che

Si viaggia per contemplare: ogni viaggio è una contemplazione in movimento.

e lei raccontò di uno dei viaggiatori più attenti di tutti i tempi: l’Imperatore Adriano.

Da qui iniziò la storia di un grande Imperatore: Italica

Adriano nacque nel 76 a.C. in Spagna, e precisamente a Italica, a circa dieci chilometri da Siviglia. Italica fu la prima città romana ad essere fondata in Spagna da Scipione l’Africano e passerà alla storia per aver dato i natali anche ad un altro grande imperatore: Traiano, cugino di suo padre. Una città dalla struttura ordinata, tipica delle città romane, dove si possono ancora percorrere i viali principali, da cui partono le strade minori costeggiate da antiche costruzioni. Abbiamo visitato questa cittadina ritornando dal nostro viaggio in Portogallo, e abbiamo parcheggiato il nostro camper nel grande piazzale vicino al Teatro Romano di Santiponce. Siamo arrivati di sera e, data un’occhiata all’antico teatro, ci siamo ritirati nel nostro camper dove abbiamo passato una tranquilla notte. Al mattino ci siamo spostati vicino l’ingresso dell’antica città di Italica.

Italica, Spagna

Statua di Traiano a Italica


Italica: tesori da scoprire

Tra i ruderi dell’antica città, i mosaici non passano di certo inosservati: antiche opere di indubbia bellezza create dal paziente e prezioso lavoro di chi ha assemblato, una dopo l’altra, centinaia di piccole pietruzze colorate. Straordinaria la Casa di Nettuno, dio del mare, dove all’interno di un immenso edificio è stato rinvenuto un mosaico con la rappresentazione del dio Nettuno al centro, circondato da creature marine. Tutto intorno scene di pigmei che lottano contro animali. Era con molta probabilità il pavimento della piscina del frigidarium, che si trovava all’interno di un edificio di enormi dimensioni: circa 6.000 mq! Una delle case più pregevoli del sito è la Casa degli Uccelli, dove nel mosaico sono raffigurati 32 uccelli, uno diverso dall’altro. 

Italica, Spagna

Italica, Casa degli Uccelli

Italica, Spagna

Italica, Casa degli Uccelli, particolare

Passiamo poi alla Casa del Planetario, dove un mosaico raffigura le divinità da cui prendono il nome i giorni della settimana: Luna, Marte, Mercurio Giove, Venere e Saturno e Sole. Curiosità: il settimo giorno, la nostra domenica, ha nel tempo cambiato il suo nome. Dall’iniziale giorno dedicato al sole, che molti popoli ancora conservano – si pensi all’inglese Sunday e al tedesco Sonntag -, si è passati al giorno del Signore: dies dominica.

Italica, Spagna

Mosaico di Dioniso e Arianna

Nel suo Anfiteatro, uno dei più grandi dell’Impero Romano, potevano sedersi ben 25.000 spettatori. Vi era una fossa sotterranea dove venivano tenuti gli animali, e la struttura era stata costruita in modo geniale con un originale sistema per deflusso degli spettatori. In un’iscrizione si legge ancora il prezzo degli spettacoli.

L’Imperatore e la sua Villa: memorie di viaggi

Adriano fu uno dei più grandi viaggiatori della storia, attraversò Africa, Britannia, Oriente e Grecia. Le province del grande Impero ebbero tutta l’attenzione di un imperatore accorto e interessato al benessere dei propri territori, tanto che ne controllava egli stesso lo stato. E dal suo instancabile viaggiare prese man mano forma una eccezionale Villa, un posto decisamente unico al mondo, dove riprodusse opere architettoniche e artistiche viste durante i suoi viaggi. A qualche chilometro da Tivoli, sui terreni di proprietà della moglie Vibia Sabina, realizzò uno dei suoi sogni architettonici: la Villa Adriana, oggi iscritta nella lista UNESCO. Il sito racchiude un patrimonio culturale dal valore inestimabile: un parco archeologico da vedere almeno una volta nella vita. Purtroppo l’imperatore morì appena quattro anni dopo il termine della costruzione del magnifico comprensorio.

Fece costruire con eccezionale sfarzo una villa a Tivoli dove erano riprodotti con i loro nomi i luoghi più celebri delle province dell’impero, come il Liceo, l’Accademia, il Pritaneo, la città di Canopo, il Pecile e la valle di Tempe; e per non tralasciare proprio nulla, vi aveva fatto raffigurare anche gli inferi.
Historia Augusta, Vita Hadriani, XXVI, 5

Gli agenti atmosferici, l’incuria e il cattivo utilizzo del territorio e degli edifici la ridussero in uno stato di irrimediabile decadenza. Se ne ricominciò a parlarne con interesse nel Quattrocento. Purtroppo, divenne anche cava per nuove costruzioni: si veniva a raccogliere qui materiali da usare per altri edifici. Arrivò anche l’epoca dei saccheggi delle preziose opere artistiche, finché l’intera area venne acquistata dal Regno d’Italia: iniziò, finalmente, la tutela di quel che era rimasto e la dovuta attenzione ad un’opera di inestimabile valore.

Villa Adriana, Tivoli

Canopo e dintorni (la grande testa che fuoriesce dall’acqua era un “arredo” temporaneo)

I segreti per una visita indimenticabile alla Villa di Adriano: Villa Adriana

Seguendo i consigli di chi nella villa muove i propri passi ogni giorno, iniziamo la visita, che richiede almeno una mezza giornata di tempo. Lungo il percorso, per ogni monumento ci sono pannelli informativi chiari – anche in lingua inglese – che aiutano nella comprensione della struttura, del significato e dell’uso di ogni singola rovina.

Generalmente si inizia il percorso dal Plastico, ma si consiglia di vederlo alla fine, poiché è incerta la fedeltà della riproduzione della Villa rappresentata nel modello. Quindi, passiamo oltre anche se la tentazione di entrare è forte …e proseguiamo. Queste le tappe che seguiamo in scrupoloso ordine:

  1. Ingresso
  2. Pecile, che riproduce la Stoà Pecile, eretta nell’agorà di Atene
  3. Teatro Marittimo (attualmente in restauro), uno degli edifici più belli dell’area archeologica.
  4. Passando per le Tre Esedre si raggiungono le piccole e Grandi Terme (da qui, dall’alto, si possono vedere le Cento Camerelle, l’ingresso della villa e il tempio di Antinoo)
  5. Vestibolo
  6. Canopo e Triclinium
  7. Museo (attualmente chiuso, fine 2015)
  8. Rocca Bruna
  9. Peschiera
  10. Piazza d’Oro
  11. Caserma dei Vigili
  12. Palazzo Imperiale e Pilastri dorici
  13. Hospitalia
  14. Tempio di Venere
  15. Il Plastico (per comodità rispetto all’uscita)
  16. Teatro Greco

Punto per punto, ecco la mappa

Una leggenda di cui sento parlare dai tempi dei tempi è quella della Carrozza d’Oro: pare sia sepolta chissà dove una carrozza completamente in oro, con la famiglia dell’Imperatore e tanto di cavalli che la trainano. Sarà vero?

Informazioni utili

Italica si trova nell’attuale città di Santiponce, non lontano da Siviglia. Abbiamo pernottato con il camper nei pressi del Teatro Romano (GPS 37.440857, -6.037858), mentre lo abbiamo lasciato in sosta per la visita nei pressi dell’ingresso della zona archeologica di Italica (GPS 37.443971, -6.044154). Per chi non è in camper può alloggiare nell’Hotel Anfiteatro Romano oppure nelle numerose possibilità di alloggi dei dintorni.

Villa Adriana si trova a pochissimi chilometri da Tivoli, e si raggiunge o percorrendo la via Tiburtina, o l’autostrada A24 Roma-L’Aquila (uscita casello di Tivoli). Informazioni sugli orari e sui costi sul sito ufficiale. E’ a disposizione dei visitatori un grande parcheggio adiacente la biglietteria. Molte possibilità di alloggi nei dintorni.

Per chi viaggia in camper: per il pernottamento ci sono degli spazi (pochissimi) vicino al cancello di ingresso, oppure ci si può spostare nel P.S. di Tivoli (con camper service). Altro P.S. con camper service, sempre gratuito, si trova nei pressi di Guidonia. In alternativa ci sono grandi piazze in zona (vicino supermercato Pam e di fronte alle scuole elementari di Via Leonina)

Un ultimo consiglio per stupire i vostri bambini
Per un giorno passate un po’ in secondo piano la tecnologia cui siamo abituati: lasciatevi trasportare in un viaggio a ritroso nel tempo lungo le polverose stradine che un tempo erano calpestate da schiavi e nobili. Per chi ha bambini sarà come vivere un giorno da antichi romani, tra la fantasia dei racconti e la realtà delle rovine, immaginando di essere sorpassati di tanto in tanto da una “veloce” biga trainata da cavalli. Procuratevi qualche accessorio, e magari qualche lettura …sarà un giorno indimenticabile!

 

 

Nei dintorni: Tivoli, città delle ville

A Tivoli consiglio di visitare anche la Villa d’Este, fatta costruire da Ippolito d’Este come propria residenza, e la Villa Gregoriana, uno straordinario insieme di giardini e impianti idraulici voluto da Papa Gregorio XVI.

 

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