I miei appunti in un blog, i miei viaggi in un sito

Durante i primi anni di viaggi in camper ho scritto esclusivamente sul mio sito: un repository del mio girovagare, con diversi settori, oltre ai diari di viaggio raccontati giorno dopo giorno. Per leggere tutti i diari di viaggio, guardare le foto, scaricare i punti di interesse per il navigatore, informarsi riguardo il mio impegno nel sostenere l’azione dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti e moltissime altre informazioni sul mondo dell’abitar viaggiando, vi consiglio di seguire il link del mio sito I viaggi in camper di Chiara.

Il blog: l’importante è che sia autentico!

Un blog è sicuramente meno sistematico del sito web per quanto ci si possa sforzare di renderlo “ordinato”. Io lo trovo un po’ come una bacheca-memo: ci si attaccano su i post-it, uno sull’altro, lasciando in evidenza sempre gli ultimi, che coprono, ma non sovrascrivono i precedenti. Ammetto che sono affascinata da entrambe le tipologie web. Ma è qui che “butto giù” le impressioni “a caldo”, parlo del singolo che mi ha colpito. Potrei definirlo l’Instagram dei miei viaggi, diciamo l’Instatravel: probabilmente rispetto a tanti altri blog molto meno curato dal punto di vista grafico, molto meno “raffinato” nella composizione …ma con una non sempre scontata unicità: i miei viaggi sono autentici!

In partenza
Un blog, come tanti e come nessun altro, perché ogni viaggiatore che condivide le proprie esperienze di viaggio è diverso da qualsiasi altro. Del resto non esistono viaggi uguali, anche se il viaggiatore è lo stesso. Un introduzione a queste pagine l’ho trovato in alcuni stralci del famoso racconto di Jose’ Saramago, Viaggio in Portogallo. Frasi che contengono lo spirito di chi ama scoprire il mondo, che contengono l’essenza più nobile di chi vuole esplorare abbandonando le vesti di turista. E penso che…

Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione.

thermopolis (13)

Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto,

Allevamenti di ostriche a Cancale, Francia

vedere in primavera quel che si è visto in estate,

Nymphenburg

Nymphenburg

vedere di giorno quel che si è visto di notte,

Andando verso il Bryce

Verso il Bryce

con il sole dove la prima volta pioveva,

Grandi Canyon, Arizona

vedere le messi verdi, il frutto maturo,

Castagne a Canepina

la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era.

Il Tunnel Rock - Sequoia National Park

Il Tunnel Rock – Sequoia National Park

Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini.

West Yellowstone

West Yellowstone

Jose’ Saramago, Viaggio in Portogallo

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