Il nostro viaggiare: in libera, più che si può

Il viaggio in camper (termine usato comunemente, ma improprio per il nostro mezzo che va chiamato più propriamente “autocaravan”) è sinonimo di libertà. Quella libertà che un hotel, o un B&B, o un appartamento affittato non potrà mai consentire. Per libertà intendo un viaggio al di fuori da ogni schema o ogni vincolo di programmazione. In altri termini significa non dover fare i conti con orari di check-in / check-out, con prenotazioni e con ogni simile condizione che preclude la possibilità di cambi improvvisi di programma. Non credo ci sia altra condizione che permetta di decidere quando partire, quando tornare, quando spostarsi (inseguendo il bel tempo o magari anche la neve o la pioggia, se piace) come un viaggio in camper. Poter consumare i pasti secondo le proprie necessità e abitudini, insomma seguire il proprio “istinto di viaggio”. Pochissime volte abbiamo frequentato strutture attrezzate, lo abbiamo fatto solo in pochissimi, particolari casi. Oggi è facilissimo trovare un posticino dove fermarsi grazie alle app degli smartphone, ma tanti tanti anni fa (siamo camperisti dal 2003) non era proprio così a portata di mano, bisognava avere “occhio”, un po’ di fortuna e un po’ di coraggio. Senza voler criticare, non comprendiamo come si possa acquistare una autocaravan e poi stazionare settimane in un camping trasformando il proprio mezzo, autonomo in tutto, in una semplice caravan. Purtroppo in quasi venti anni di viaggi “on the road” nel senso più puro del termine ci siamo imbattuti tante e troppe volte in divieti. Quando parlo di divieti non intendo puntare il dito sul divieto imposto dalle caratteristiche ambientali, si sa che in una stradina stretta un’autocaravan non può passare. Parlo di quei divieti dettati piuttosto da “capricci” (chiamiamoli così) di amministrazioni locali. Spesso quando ci fermiamo in sosta ci è capitato che qualche camperista ci chieda: ma si può sostare qui? Ecco la prima regola da non dimenticare:

Art. 185. Circolazione e sosta delle autocaravan.

1. I veicoli di cui all’art. 54, comma 1, lettera m), ai fini della circolazione stradale in genere ed agli effetti dei divieti e limitazioni previsti negli articoli 6 e 7, sono soggetti alla stessa disciplina prevista per gli altri veicoli.

2. La sosta delle autocaravan, dove consentita, sulla sede stradale non costituisce campeggio, attendamento e simili se l’autoveicolo non poggia sul suolo salvo che con le ruote, non emette deflussi propri, salvo quelli del propulsore meccanico, e non occupa comunque la sede stradale in misura eccedente l’ingombro proprio dell’autoveicolo medesimo.

3. Nel caso di sosta o parcheggio a pagamento, alle autocaravan si applicano tariffe maggiorate del 50% rispetto a quelle praticate per le autovetture in analoghi parcheggi della zona.

4. È vietato lo scarico dei residui organici e delle acque chiare e luride su strade ed aree pubbliche al di fuori di appositi impianti di smaltimento igienico-sanitario.

In molti comuni, però, hanno ben provveduto a sistemare i parcheggi in modo che gli “stalli” siano a misura di autovettura e non di autocaravan. Ecco che lì bisogna fare attenzione, perché oltrepassando la linea si è passibili di multa. Imbattendoci molto spesso in tali ingiustizie e, soprattutto, in molti divieti “fuorilegge” abbiamo cercato un’associazione che, anziché organizzare raduni e spargere parole al vento come fanno in molte, facesse “fatti e non parole”. L’unione fa la forza, ma la forza deve essere ben coordinata. Dopo tanto cercare abbiamo eletto ad associazione “principe” a tale scopo l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti che dagli anni Ottanta si occupa con competenza, costanza ed impegno delle problematiche inerenti il turismo itinerante. Uno staff di professionisti qualificatissimi, un’azione continua e determinata senza soste e, cosa assai fuori dal comune, è un’associazione priva di pubblicità a pagamento e priva di finanziamenti pubblici. L’associazione non conosce feste, non conosce ferie, nè domeniche. Ho sempre ricevuto risposte. Ogni anno devolviamo il piccolo contributo al coordinamento che, come si può verificare, non ha altre entrate se non quelle degli associati.

Si hanno due possibilità: Socio Green o Socio Collezionista

Si può versare il contributo per il 2021 scegliendo: Paypal e/o con carta di credito aprendo la Home Page.

Ora si può scegliere di essere socio Green versando solo 20 euro. Si riceverà: la tessera 2021 dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti (via mail in modo da stamparle o visualizzarle sul telefono) la tessera EUROCAMPING 20202 (via mail in modo da stamparle o visualizzarle sul telefono) in cartaceo la tessera Touring Club italiano e la rivista Touring (omaggio riservato ai primi 20.000 associati) potrai scaricare da www.incamper.org i 6 numeri della rivista inCAMPER. Altrimenti, versando 35 euro come Socio Collezionista si riceverà in cartaceo: la tessera 2020 dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, la tessera EUROCAMPING 2020, i 6 numeri della rivista InCamper a partire dall’iscrizione la tessera Touring Club Italiano e la rivista Touring (omaggio riservato ai primi 20.000 associati).

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