Valley of Fire: rossa come il fuoco

Un’ora da Las Vegas, Nevada. Basta qualche chilometro e i rumori che fanno da sfondo alla sfavillante città sembrano già un lontano ricordo. Sulla I-15, in alcuni tratti chiamata Veterans Memorial Highway, il traffico scorre veloce, le ultime fabbriche e gli ultimi cantieri presto lasciano di nuovo posto al deserto. Il cielo è un po’ coperto oggi e questo ci fa temere il peggio. Cala il sipario dello spettacolo costruito e si alza quello della natura: siamo in uno dei parchi più originali, a torto poco noto rispetto a molti altri. Prima di lasciare la città, per chi viene da Las Vegas, assicurarsi di avere riserve di acqua da bere (come sempre nei parchi) e qualche scorta di cibo, non si trova molto lungo il percorso.

Valley of Fire Fortunatamente inizierà a piovere solo nel pomeriggio, durante il nostro successivo spostamento. In questo periodo (novembre) la valle è visitabile senza temere il troppo caldo, visto che in estate le temperature arrivano sicuramente a  38°C e spesso raggiungono i 48°C, decisamente sconsigliabile, soprattutto per chi viaggia con persone con patologie in atto o con bambini.

Arrivati all’uscita 7 svoltiamo sulla Valley of Fire Highway, e dopo qualche miglio ci troviamo di fronte la prima meravigliosa sorpresa della giornata: un gruppo di Bighorn del deserto arrampicate come solo loro sanno fare! A noi non capita spesso di vederne e non riusciamo ad evitare la brusca frenata con relativo parcheggio poco regolamentare a bordo strada!

Valley of Fire Mentre proseguiamo per raggiungere l’entrata ovest, la West Entrance Station, le bianche conformazioni rocciose iniziano a colorarsi, sembrano essere state colpite da una pioggia di splendidi colori sfumati tra il rossastro, il giallo, il rosa, il ruggine …i colori ricoprono le rocce di arenaria, scolpite e modellate da millenni di costante lavoro svolto da acqua e vento. Finalmente arriviamo all’ingresso, dove il ranger ci consegna il biglietto da esporre e mappa del parco, scaricabile con gli avvisi e le informazioni più importanti da qui – (1,5 MB). Il prezzo per l’ingresso di un veicolo è di 10 dollari. Non riusciamo a vedere tutti i punti di interesse segnalati, ci vorrebbe molto più tempo a disposizione, soprattutto per percorrere qualche tracciato a piedi. Puntiamo verso l’Atlatl Rock, servita da un grande parcheggio. La sabbia che ci circonda è di un color rosso-mattone da lasciar senza parole! Sulla roccia ci sono le incisioni rupestri dei nativi, e per raggiungere la zona con le testimonianze di migliaia di anni fa, si usa una scala, dal colore che si mimetizza quasi con quello della formazione rocciosa. Ci fa un certo effetto vedere dall’altro i camper in “azione” alla Dump Station del parco: un po’ ci manca non avere la casa viaggiante per questa nostra vacanza. Il percorso e gli impegni di questo viaggio ci hanno impedito il noleggio, che, scopriremo, non essere poi così inaccessibile.

Valley of Fire Riscendendo ci voltiamo e non possiamo fare a meno di notare come questa roccia sembri assumere le sembianze di una persona.

Valley of Fire

L’Atlatl Rock

Dai cespugli nei pressi del parcheggio la seconda imprevedibile sorpresa: una colonia di scoiattoli-antilope (Antelope Squirrel), che scorrazzano velocissimi tra i cespugli.

Valley of Fire Tra gli appunti scopiazzati qua e là nel web e prudentemente raccolti, organizzati e sistemati per essere utilizzati senza difficoltà durante il viaggio, leggiamo che qui alla Valle del Fuoco è stata girata la scena in cui muore il Capitano Kirk di Star Trek. Neanche il tempo di cercare di ricordare la scena ed ecco la terza sorpresa: i rangers ci bloccano, bisogna arrestare le auto sul bordo strada per permettere ad un set cinematografico di girare una scena di chissà quale film o spot.

Valley of Fire Tappa dopo tappa arriviamo, infine, al Fire Canyon, uno degli scorci più belli del parco, dove ci si trovano davanti chilometri di rocce e canyons dalle straordinarie sfumature! Foto a non finire, scatti quasi convulsi, tentativi falliti di catturare immagini che non riveleranno mai quel che gli occhi hanno visto!

Valley of Fire Usciamo ad Est, nei pressi di Overton, passiamo di fronte al Lost City Museum, allestito per esporre reperti provenienti dagli scavi del Pueblo Grande del Nevada. Ci sono ricostruzioni che mostrano la tipicità dei pueblos dei nativi americani Anasazi, che vivevano da queste parti. Pare che i reperti risalgano a circa 10.000 anni fa. Purtroppo non possiamo fermarci e la nostra strada ci porterà entro oggi in un altro stato, lo Utah.
Utile sapere che

Viabilità (road condition): come sempre consultare la condizione delle strade prima di mettersi in viaggio
GPS
: West Entrance Station, GPS 36.405741,-114.566724
Contea: Clark
Curiosità: Notizie del parco si trovano in due siti web, quello del servizio che gestisce i parchi statali del Nevada, e un altro sito, dedicato esclusivamente al parco.
Social: pagina Facebook
Per chi è in camper: si può soggiornare per un periodo massimo di 14 giorni in uno dei due campeggi strutturati per accogliere fino a 72 veicoli
Quando andare?: le temperature medie mese per mese e le previsioni su weatherbase.

Il diario di viaggio completo sul mio sito: USA on the road, il viaggio più bello.

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