Una vita straordinaria

Durante il suo regno fece costruire tre castelli e molti altri capolavori. Il nostro viaggio inizia con un castello, per meglio dire con “il” castello, copiato persino da Walt Disney: Neuschwanstein. Ci siamo stati tante volte, sia in inverno che in estate: straordinariamente affascinante in ogni stagione. Basta dire che alla fine della visita, che dura circa mezz’ora, si vorrebbe quasi rientrare per stupirsi ancora, per riempire gli occhi, che sembrano non bastare, di capolavori artistici e innovazioni tecnologiche impensabili per l’epoca. E Ludwig lo sognava così:

È mia intenzione far ricostruire l’antica rovina del castello di Hohenschwangau, nei pressi della gola prodi Pöllat, nello stile autentico delle antiche fortezze dei cavalieri tedeschi e devo confessarVi di rallegrarmi molto all’idea di potervi soggiornare un giorno (fra tre anni); vi dovranno essere sistemate numerose camere per gli ospiti, confortevoli e accoglienti, dalle quali si potrà godere una stupenda vista sull’augusto monte del Säuling, sulle montagne del Tirolo e sulla vasta pianura …

Ascoltando l’audioguida, si passa attraverso l’indimenticabile magnificenza della Sala dei Cantori, della Grotta artificiale, della Sala del Trono, del Salotto e, stanza dopo stanza, si arriva alle cucine, dove finisce il tour delle meraviglie.

Il Re amava rifugiarsi in luoghi ameni e isolati, come lo chalet che aveva fatto costruire sulle Alpi bavaresi: lo Schachenhaus. Peccato non poter mostrare la stanza del piano superiore: la sala Turca. Tappeti, piume di struzzo, arredi, suppellettili d’oro e una fontana al centro che creano un’atmosfera da Mille e una notte. L’unica fonte di illuminazione è la luce esterna che filtra attraverso i vetri colorati e rende gli interni davvero magnifici.

Continuando il nostro percorso ci spostiamo di parecchi chilometri e nel mezzo del lago di Chiem si trova un’isola, la Herreninsel: qui Ludwig fece costruire il Castello di Herrenchiemsee. Il grande salone, detto sala degli specchi, è identico, tranne che per un particolare, alla sala della Reggia di Versailles: una figura che anziché essere affrescata è in bassorilievo. Sarà una scoperta incredibile il “Tischlein-deck-dich”, il tavolo che si apparecchia da sé, nella sala da pranzo del Re, collegato con la stanza sottostante attraverso un meccanismo per evitare che i camerieri salissero a servire le pietanze disturbando il Re.

Ma il castello preferito da Ludwig, e l’unico che riuscì a terminare, era Linderhof. Anche questo castello abbiamo avuto modo di apprezzarlo sia in inverno che in estate. Di un bianco candido che in estate spicca dietro i fiori e gli arredi del parco, mentre in inverno brilla insieme alla neve con la luce del sole. Anche qui, tra i preziosi dipinti e gli arredi unici, troviamo il il “Tischlein-deck-dich”. Nel parco le originali costruzioni: la Capanna di Hunding, Hundinghutte, la Casa Marocchina, Marokkanisches Haus, il Chiosco Moresco, Maurischer Kiosk, l’Eremo di Gurnemanz, Einsiedelei des Gurnemanz e la straordinaria Grotta di Venere, Venusgrotte.

Un altro dei luoghi preferiti dal Re, anche se non era un suo progetto ma un edificio preesistente, si trova sulla piccola isoletta nel lago di Starnberg, la Roseninsel, dove spunta tra la vegetazione il Casinò. Ludwig e Sissi si lasciavano qui lettere e poesie. Tra i vari scritti, il famoso “Saluto del mare del Nord” in cui Sissi paragona se’ stessa a un gabbiano e Ludwig a un’aquila.

Una vita straordinaria che nonostante la tragica fine …(segue)