Eggs Benedict: un piatto, una storia

Una delle pietanze d’eccellenza dei brunch, e in un brunch che si rispetti si trova sempre: 16 aprile, si festeggiano le Eggs Benedict. Il calendario internazionale è pieno di giorni che celebrano eventi, oggetti, condizioni e piatti più o meno interessanti. Ma quello di oggi, 16 aprile, è veramente un connubio perfetto tra gusto e storia, tra arte culinaria e racconti di vita. Le origini delle Eggs Benedict si perdono nei tempi e, soprattutto, si dis-perdono nei racconti.

Eggs Benedict, ricetta

Tutto iniziò una sera …

Di certo si sa che il punto di partenza è documentato nelle pagine di un’edizione del “The New Yorker” del 1942. Un articolo raccontava di un agente di cambio di New York, un tal Lemuel Benedict, il quale in una sera del 1894 in cui aveva alzato un po’ troppo il gomito, entrò nel Waldorf Hotel tra la Quinta e la Trentatreesima strada (nel corso degli anni ha cambiato sede), dove si racconta alloggiasse in una stanza. Così alticcio e consapevole del malessere causato dall’alcol, ordinò una combinazione di pietanze (!) mai sentita prima d’allora:

Some buttered toast, two poached eggs, crisp bacon, and a hooker of hollandaise sauce.

Toast imburrato, 2 uova in camicia, pancetta abbrustolita e salsa olandese (una corposa salsa a base di uova con burro, limone e aceto)

Era convinto che lo avrebbero rimesso in sesto. Nascevano così le Eggs Benedict, oggi celebrate nel National Eggs Benedict Day ogni 16 aprile

Chi affida un segreto a un servitore ne fa il proprio padrone

“Lemmy would be upset if they made it other than the way he first ordered it, or if the hollandaise wasn’t just right.”

Ethyle Wolfe Benedict, vedova del nipote di Lemuel, Coleman

Lo chef che assemblò il piatto,  Oscar Tschirky, lo personalizzò sostituendo il toast con i muffins inglesi e il bacon con il prosciutto (oggi si usa il canadian bacon) e lo inserì nel menù dell’hotel: il piatto divenne celebre in breve tempo, e si diffuse tra i locali più ricercati.

Nell’agosto del 1978 il figlio di un suo cugino carnale, Jack, aprì un ristorante che chiamò L. C. Benedict Restaurant and Tavern, a Winter Park, una località sciistica vicino a Denver. Jack presentava nel menù entrambe le varianti: Eggs Benedict Lemuel,con pane tostato e pancetta, e Eggs Benedict Oscar, con muffin inglese e pancetta canadese. Il ristorante venne chiuso nel 1984 e la preziosa raccolta di immagini che Jack aveva collocato nel ristorante per raccontare la storia della ricetta, venne spostata nella sua casa.

Ed ora la ricetta!

Ma dopo aver parlato della storia, ecco la ricetta. Naturalmente la versione è quella originale con toast imburrato, uova in camicia, pancetta abbrustolita e salsa olandese

Ingredienti:

  1. Pane in cassetta
  2. Burro
  3. Uova
  4. Pancetta
  5. Salsa olandese (due tuorli d’uovo, un terzo di bicchierino da liquore di acqua, un terzo di bicchierino da liquore di succo di limone, sale, 125 gr. di burro più due cucchiaini colmi di burro freddo, pepe di Cayenna)

Eggs Benedict, ricetta

Preparazione:

Prima di tutto preparare la salsa olandese: con la frusta lavorare benissimo i tuorli con un pizzico di sale, poi aggiungere l’acqua e il limone. Lavorare ancora e aggiungere il primo cucchiaino di burro, quindi mettere sul fuoco a bagnomaria e, continuando a girare, far cuocere un paio di minuti. Togliere dal fuoco quando si sarà sicuri di aver raggiunto una buona consistenza: deve essersi addensato abbastanza. Tolto dal fuoco aggiungere il secondo cucchiaino di burro freddo. A questo punto incorporare i 125 grammi di burro – fuso ma non caldo – un po’ alla volta. Alla fine andrebbe aggiunto del pepe di Cayenna, ma non avendolo ho aggiunto un pizzichino di peperoncino.

Eggs Benedict, ricetta, salsa olandese

Quindi cuocere le uova – io ho usato gli Eggies: set da 6 bollitori di Uova + un Separatore di tuorlo, novità in Italia, che mi ha regalato la cara cugina Linda, che vive in Canada-  in camicia; c’è chi aggiunge all’acqua di cottura dell’aceto, ma io avendoli cotti nei contenitori non l’ho fatto.

Eggs Benedict, ricetta

Mentre cuociono le uova, tostare una fetta di pan carré – possibilmente un po’ alta – e far abbrustolire per bene la pancetta. Spalmare del burro sulle fette di pane tostate e metter su in ordine: pancetta, uovo e salsa olandese. Buon appetito!

Eggs Benedict, ricetta

Curiosità:
  • nel 1894 lo chef Charles Ranhofer, che lavorava nel Ristorante Delmonico, pubblicò un libro di cucina dal titolo “The Epicurean” con una ricetta quasi uguale alle Eggs Benedict: la questione tra il Delmonico e il Waldorf non si risolse mai. Addirittura se ne interessò l’American Egg Board (AEB), un ente che si occupa di commercio e promozione di uova destinate al consumo umano. Una delle manager dell’ente ipotizzò una stessa richiesta da parte di Lamuel a due cuochi diversi, quello dell’hotel e quello del ristorante, così entrambi ebbero l’idea della nuova pietanza
  • quando Lamuel morì nel necrologio si citò solo la sua appartenenza alla Borsa di New York, e non una parola sulla pietanza: del resto è spiegabile con la condizione che lo aveva spinto ad ordinare quel piatto e che certo non era proprio così dignitosa
  • quando morì il nipote, Coleman, la sua vedova Ethyle, di contro, scrisse il necrologio sul The Times, e fece riferimento riguardo la sua parentela con Lemuel Benedict, che indicò come “il creatore delle omonime Eggs Benedict in seguito al suo ordine … presso l’hotel Waldorf nel 1894 … e che Oscar del Waldorf … aveva preparato su sua richiesta …”.
  • il bacon canadese non ha nulla a che fare con la pancetta che siamo abituati a mangiare: è un affettato lavorato da una parte magra del maiale, come la lonza o, talvolta, l’arista

Ho usato per realizzare questa ricetta:

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