Death Valley: la valle infuocata

Death Valley National Park, un lugubre nome che nasconde bellezze uniche, la valle della morte così stranamente piena di vita. Questo viaggio risale alla fine del 2013, la nostra prima volta negli USA. Avevamo alloggiato a Ridgecrest, in un hotel veramente essenziale ma che trovammo pulito e tranquillo. Ancora ricordiamo quel giorno: fu la nostra prima esperienza di strada chiusa per flash flood negli States. Dopo aver percorso buona parte della Wildrose Trona Road, ci trovammo noi e il niente di fronte ad una road closed. E dal niente sbucò fuori un bellissimo fuoristrada, con due cittadini americani che, poco previdenti come noi, non avevano consultato le indicazioni su eventuali interruzioni di strade. Ci dissero di seguirli e così, grati nei secoli, li seguimmo sulla strada per Olancha, fino al bivio con la strada 190 della California. Ormai tranquillizzati, ci lasciammo rapire dai magnifici paesaggi che si susseguivano davanti ai nostri occhi.

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Arrivati a destinazione, un caro saluto con le nostre guide californiane e subito straordinarie viste ci catturarono per il resto della giornata.

Ma cos’è la Valle della Morte? In tempi incredibilmente lontani era

un grande lago, sembra quasi incredibile a vederla oggi, così arida. I nativi la chiamavano Tomesha, che significa The land where the ground is on fire, la terra infuocata. Fino al 1849 era stata vista solo dai nativi, che la abitano da millenni, ma in quell’anno un gruppo di cercatori d’oro, pensò di attraversare la zona credendola una vantaggiosa scorciatoia. La loro non fu certo una buona idea, visto che durante il viaggio attraverso questo deserto, furono, presi dalla fame, costretti a uccidere i buoi che avevano al seguito, e a bruciare i carri per cuocere la carne degli animali. Molti non sopravvissero, e così la vallate prese il nome attuale: Death Valley, la Valle della Morte.

Questo il nostro percorso

 

  • il Father Crowley Point (un luogo istituito in memoria di un sacerdote definito come il “padre del deserto”)
  • il Panamint Spring
  • lo Stovepipe Wells, dove si trova l’ufficio per l’acquisto del ticket giornaliero. Qui si presenta l’Annual Pass o si acquista il biglietto.

Proseguendo lungo la 190 si arriva al

  • Furnace Creek Visitor Center. La temperatura quando entrammo era di 84°F (più o meno 29°C – mese di novembre), mentre all’uscita era ancora più alta!
Furnace Creek Visitor Center

Furnace Creek Visitor Center

Nel Visitor Center c’è molto da vedere, tra cui un interessante filmato.

  • Tappa successiva un breve giro nel Villaggio Shoshone.
  • Svoltando sulla Badwater Road, si arriva alla Bad Water, l’acqua cattiva, la depressione più bassa dell’America del Nord. Una pozza d’acqua circondata da sale, che si trova 86 metri sotto il livello del mare.
Death Valley - Bad Water Basin

Death Valley – Bad Water Basin

Tornando indietro, deviamo verso

  • l’Artists Drive, per ammirare l’Artists Palette, una formazione geologia di rocce meravigliosamente colorate, tanto da sembrare veramente una tavolozza per gli artisti.
  • Ancora uno stop al Golden Canyon, dove c’è un bel percorso da fare a piedi tra le rocce color oro.
Death Valley - il Golden Canyon

Death Valley – il Golden Canyon

L’ultima tappa è

  • lo spettacolare Zabriskie Point, un’eccellenza tra tante meraviglie. Si lascia l’auto nel parcheggio e si sale su: in pochi minuti una veduta che lascia senza parole. Le foto sembrano non bastare mai, si spera di riprodurre quell’incanto di scena che si ha davanti agli occhi.
Zabriskie Point

Zabriskie Point

Questa è solo la parte sud della valle, la zona nord, a causa dell’inconveniente mattutino, non riuscimmo a vederla. Certo, con il camper sarebbe stato diverso: nessuna prenotazione alberghiera da rispettare …

Informazioni utili

  1. Ingresso: Nei Parchi Nazionali Americani è possibile richiedere l’Annual Pass, America the Beautiful The National Parks and Federal Recreational Lands Pass. Acquistandola si ha libero ingresso per un anno in tutte le strutture al prezzo di 80 dollari, per chi non l’ha nella Death Valley il costo di ingresso di un veicolo è di 20 dollari, e vale per una settimana
  2. GPS ingresso Stovepipe Wells: 36.607854,-117.144245
  3. Orari: aperta tutto l’anno, si può scoprire in questa pagina quali sono i periodi migliori e le cose da sapere per ogni stagione dell’anno
  4. Importante: controllare sempre sul sito dei parchi nazionali la pagina iniziale del parco per verificare eventuali chiusure di strade o alerts vari indicati in rosso con la dicitura in evidenza “There are park alerts in effect” – Per chi va in estate, è raccomandabile portare grandi scorte di acqua da bere (si raccomandano almeno due litri a persona), possibilmente anche acqua per il radiatore delle auto (anche se ci sono dei punti di raccolta di acqua non potabile proprio per i radiatori che si surriscaldano), cappelli e creme solari. Cercare di viaggiare sempre con il pieno di carburante, si possono fare centinaia di chilometri senza trovarne uno!
  5. Quando andare?: le temperature medie mese per mese e le previsioni su weatherbase.
  6. Curiosità: ha ottenuto il titolo di posto più caldo del mondo, infatti nel 1913 vennero registrati circa 57 °C (134 Fahrenheit)

Il diario di viaggio completo sul mio sito: USA on the road, il viaggio più bello.

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