Fuori rotta
Native: la tradizione del Pow Wow
Abbiamo fatto una deviazione sul percorso di moltissime miglia incuriositi dal Pow Wow, un evento annuale organizzato dalla tribù degli Shoshone.
Ne è valsa davvero la pena. Tra i variopinti vestiti, le danze propiziatorie, l’artigianato, le pietanze tipiche e meno tipiche della tradizione tribale, abbiamo trascorso un pomeriggio e una serata che difficilmente scorderemo!
Traveling – it leaves you speechless, then turns you into a storyteller
Viaggiare – ti lascia senza parole, poi ti trasforma in un narratore
(Ibn Battuta)
Fort Washakie, che prende il nome dal grande capo degli Shoshone, Washakie, si trova nel bel mezzo di una riserva indiana: la Wind River. Notiamo una cartello molto spartano che indica l’ingresso della zona dove si svolgerà il raduno. Un grande spazio in aperta campagna viene dedicato alla manifestazione con tanto di area riservata ai molti che arrivano da tanto lontano e che si accampano con tende, caravan e camper. Tutto è pronto per quello che è uno dei Pow Wow più importanti del Nord America.
Abbiamo visto arrivare Shoshone, ma c’erano anche Arrapaho, da Stati lontani e vicini al Wyoming. Del resto questi giorni sono l’espressione massima Continua a leggere
L’acqua degli antichi capi indiani a Thermopolis
Non ci saremmo mai aspettati una così bella sorpresa. Thermopolis, una tappa aggiunta solo per caso, per spezzare un lungo viaggio. Davanti alla mappa google, calcolando il percorso, avevamo scelto una località non troppo vicino e non troppo lontano alla meta.
Ecco come siamo arrivati a Thermopolis, la città dei dinosauri, delle acque termali, delle affascinanti rocce rosse. Una città con un’atmosfera che Continua a leggere
Il cane Shep a Fort Benton: Forever Faithful
Il modo migliore per cercare di capire il mondo è vederlo dal maggior numero possibile di angolazioni.
The best way to try to understand the world is to see it from as many angles as possible
Ari Kiev
Fort Benton, la cittadina con bloodiest block of the west, il quartiere più sanguinoso del West. Detta anche The birthplace of Montana, è famosa anche per il ponte sul fiume Missouri. …ma c’è anche una storia commovente e indimenticabile: la vicenda del cane Shep, morto travolto da un treno mentre aspettava invano il suo padrone con le zampe sulle rotaie.
Era l’estate 1936, un pastore di pecore si ammalò e arrivò a Fort Benton per il farsi curare. Il suo cane, Shep, lo accompagnò. Quando il pastore morì pochi giorni dopo, il suo corpo fu posto in una bara e spedito ai parenti. Shep seguì la bara fino al deposito dei treni Fort Benton, e rimase a guardare il suo padrone che veniva allontanato per sempre. Seguì il Continua a leggere
Livingston: on location!
Chi ha letto il libro di Norman Maclean In mezzo scorre il fiume, o visto il film egregiamente diretto da Robert Redford?
Un libro autobiografico che è stato fedelmente portato sul grande schermo con l’ottima interpretazione di Brad Pitt. Un severo e rigoroso pastore protestante e due figli, irrimediabilmente diversi tra loro, uno scapestrato, l’altro studioso. In un epoca difficile, come potevano essere i primi decenni del Novecento, uno sport li accomuna, uno sport che è da sempre uno dei simboli del Montana: la pesca con la mosca.
Arrivando in Montana torna immediatamente alla mente la frase del fratello minore: “Oh, fratello, io non lascerò mai il Montana“. Non è difficile dare una spiegazione: le meraviglie della natura si impongono chilometro dopo chilometro: ghiacciai, monti, pianure,
Il fiume fu scavato dal grande fluire del mondo e scorre tra le rocce dall’inizio dei tempi
The river was cut by the world’s great flood and runs over rocks from the basement of time
E sembrano scorrere le immagini del film mentre vediamo scorrere il fiume Yellowstone nei pressi di Livingston.
La curiosità ci ha portato a cercare anche la Chiesa dove il papà celebrava come pastore. Mai avremmo immaginato di Continua a leggere
Idrijski žlikrofi: ricordi di Slovenia
Lo so che la parola è abbastanza insolita …ma che dico, non abbastanza …praticamente incomprensibile: Idrijski žlikrofi. Sono andata addirittura su Google Translate per ricordarne la pronuncia!
Non so se riuscirò a pronunciarlo mai correttamente, ma posso assicurare che mangiarli riesce benissimo.
Sono famosi in tutta la Slovenia, ma a Idrija, una delle città che più ci è rimasta nel cuore, ne vantano una variante che chiamano proprio Idrijski, di Idrija. Durante il nostro viaggio del giugno 2014, siamo rimasti nella cittadina un intero giorno e una notte, e non siamo riusciti a vedere neanche un terzo di quanto avremmo voluto. Non potevamo lasciarla però senza aver degustato i loro žlikrofi, che abbiamo associato in qualche modo ai Maultaschen altoatesini.
Una cena alla Continua a leggere
Ad Agnone per la ‘Ndocciata
…ad Agnone, “è cosa antica”. Cosa? Una tradizione secolare. I Sanniti, che abitavano questo territorio in epoca romana, usavano torce durante i loro spostamenti notturni. Torce chiamate ‘ndocce, che con il passar dei secoli divennero il chiarore che illuminava il cammino dei fedeli verso le Chiese la notte di Natale … ed eccoci qui: siamo
finalmente alla ‘Ndocciata di Agnone! Come ogni anno, l’8 dicembre, si torna indietro nel tempo: alle 18:00 in punto parte Continua a leggere