Bratislava: da scoprire camminando

Camminando lungo le stradine di Bratislava basta guardare un po’ in su o svoltare un angolo o, talvolta, entrare in uno dei tanti passaggi interni ai palazzi, per imbattersi in statue, fontane e altre importanti e curiose testimonianze. Di epoche e materiali diversi, abbiamo scoperto realtà e storie interessanti (per la mappa completa leggere il post Tra miti, leggende e realtà: statue e fontane a Bratislava).

MÝTICKÁ LOĎ, LA MITICA NAVE

La scultura è un omaggio simbolico al fiume e alla città, come simboliche sono le figure che trasporta. L’uomo dirige la nave in pericolose correnti, la donna è un elemento prezioso, una regina nobile e bella, una madre che porta il germe di una nuova vita. La terza figura è un cane, da sempre simbolo di eterno compagno e protettore dell’uomo, che come nella realtà è lì per la sua capacità di capire il pericolo e avvertire gli uomini in tempo.

Mýtická loď

BIELA ULICA N. 3 E LA SIGNORA BIANCA

Il numero 3 di Biela Ulica non è accessibile ai visitatori, ma oltre quella porta (come narra la leggenda) viveva un tempo Božena, una donna generosa che aiutava i poveri nella vecchia Pressburg. Quando morì tutti i poverelli parteciparono al suo funerale. Si iniziò da allora a parlare di una evanescente signora bianca che apparia di notte nel cortile della casa numero 3. Aveva un annaffiatoio e si occupava delle aiuole: i fiori del suo giardino erano abbandonati e lei continuava a prendersene cura anche dopo la morte. Ma una notte, scoperta da un giovane fornaio che si recava al lavoro si trasformò da vapore bianco in pietra bianca e da allora una bellissima statua prese forma nei pressi della casa. Nessun artista se ne prese il merito, ecco perchè gli abitanti di Bratislava tramandano la storia della signora bianca convinti della veridicità. Basta spostarsi di pochi metri, in piazza Františkánske, per vedere la buona signora con l’innaffiatoio in mano

FONTANA DI ROLANDO

E’ la fontana nella piazza principale di Bratislava ed è la più importante. Ufficialmente è intitolata a re Massimiliano II, ma è conosciuta da tutti come la Fontana del Roland, prendendo questo appellativo da una famosa leggenda di Bratislava. Roland era un coraggioso cavaliere, che aveva una spada chiamata Durandal. Roland era famoso più che per le sue eroiche imprese sul campo di battaglia, per una canzone d’amore che cantava seduto nella piazza, dedicata ad Olifanta, il suo amore. I bambini della città amavano la canzone di Roland, ma il cavaliere fu richiamato in Francia. Senza la canzone di Roland i bambini non riuscivano più a dormire, così il sindaco della città costruì una fontana con la statua di Roland al centro. L’acqua che scorreva dalla fontana avrebbe suonato come la canzone e così i bambini sarebbero riusciti di nuovo a dormire. La leggenda non finisce qui: pare che la magia della fontana continui ancor oggi. Si dice che il 31 dicembre di ogni anno la statua di Roland volta la testa verso il municipio e si inchina a coloro che hanno combattuto per la città. Il cavaliere prende vita anche il Venerdì Santo, quando agita la spada su tutti e quattro i lati del mondo.

L’ALLUVIONE DEL 1850

Quasi sfugge questa piccola iscrizione su una delle pareti del Municipio. Vi è impressa una data, 1850. Fu una delle alluvioni peggiori per la città: l’acqua era ovunque. Il livello del Danubio si era alzato di oltre cinque metri, e documenti storici raccontano che nel quartiere di Petržalka si vedevano solo i tetti.

SCHÖNER NÁCI, L’UOMO CON IL CAPPELLO

Schöner Náci era un famoso personaggio di Bratislava vissuto nella prima metà del secolo scorso. Era figlio di un calzolaio e nipote di un clown. Si racconta di come i suoi modi di fare portassero la felicità nelle strade della città, dove passeggiava indossando un cappello a cilindro e salutando le donne dicendo “Bacio la mano” in diverse lingue (tedesco, ungherese e slovacco). Ecco perchè la statua è anche spesso indicata come “la statua del galantuomo”.

KAČACIA FONTÁNA, LA FONTANA DELL’ANATRA

Questa fontana è stata dichiarata monumento nazionale ed è collocata in piazza Šafárikovo. Intorno a questa fontana aleggia una leggenda legata a un Vodník (il Vodnik è una creatura acquatica spesso presente in leggende e fiabe). Pare che tre ragazzi stessero pascolando tre anatre sulle rive del Danubio. Un Vodnik, chiamato Zeleniak, fece amicizia con i ragazzi e li portò sul fondo del fiume. Uno di loro ebbe la (s)fortuna di ascoltare la formula magica usata per aprire una grotta piena d’oro. Voleva condividere il segreto con gli altri due amici, ma non appena aprì la bocca si trasformarono tutti in pietra. Ecco perchè sulla fontana sono rappresentati tre ragazzi che giocano con tre anatre

HANS CHRISTIAN ANDERSEN

La statua ricorda la visita alla città dell’autore danese nel 1841, e fu inaugurata in occasione del 165° anniversario della visita. Andersen fu così tanto colpito da Bratislava che la considerava essa stessa una favola. Pare che fu proprio Bratislava ad ispirare la Piccola Fiammiferaia.

BIELA ULICA N° 3 E LA LEGGENDA DELLA SIGNORA BIANCA
Il numero 3 di Biela Ulica non è accessibile ai visitatori, ma oltre quella porta (come narra la leggenda) viveva un tempo Božena, una donna generosa che aiutava i poveri nella vecchia Pressburg. Quando morì tutti i poverelli parteciparono al suo funerale. Da quel momento in poi si iniziò a parlare di una evanescente signora bianca che appariva di notte nel cortile della casa numero 3. Aveva un annaffiatoio e si occupava delle aiuole: i fiori del suo giardino erano abbandonati e lei continuava a prendersene cura. Ma una notte, scoperta da un giovane fornaio che si recava al lavoro, da vapore bianco si trasformò in pietra bianca e da allora una bellissima statua prese forma nei pressi della casa. Nessun artista se ne prese il merito, ecco perchè gli abitanti di Bratislava tramandano convinti della veridicità della storia. Basta spostarsi in piazza Františkánske per vedere la buona signora con l’innaffiatoio in mano.
SFIDA APERTA: DOVE SONO QUESTE?
Abbiamo impiegato un bel po’ per scovare queste due statue, ma alla fine siamo riusciti! Sapete dove sono? In un cortile interno!

Utile sapere che

Viabilità: nessuna difficoltà nella guida, anche con tempo nevoso. Gli automobilisti slovacchi sono disciplinati
Come arrivare: abbiamo prenotato con anticipo un volo Ryanair (segnalo la possibilità, che abbiamo sfruttato anche noi, di atterrare a Bratislava per poi visitare anche Vienna, che si trova a circa 70 chilometri di distanza: i costi dei voli sono decisamente più contenuti)
Social: pagina Facebook
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