Kiala

Tre figlie e trenta anni di viaggi. Viaggi con o senza camper, in Europa e in America, con i bambini piccoli, poi adolescenti, poi da soli e poi ancora con i figli sempre più grandi. La passione per la cucina, per le tradizioni autentiche e per le mete ancora poco note al turismo di massa. Ma soprattutto la passione di condividere il viaggio come esperienza di vita.

Parola d’ordine: WELCOME TO JORDAN

Nel titolo un’introduzione doverosa: Welcome to Jordan, una frase accompagnata sempre da un sorriso e da un cenno di saluto. Un viaggio inaspettato, coinvolgente, entusiasmante, appagante e indimenticabile.

Inaspettato: è nato come “ripiego” ad un viaggio forzatamente annullato, altrimenti non ci sarebbe stato possibile organizzare due vacanze di media durata così in breve tempo.

Coinvolgente: ogni passo, ogni luogo era così carico di storia e tradizioni tutte da scoprire.

Entusiasmante: l’accoglienza, i colori del deserto, le testimonianze storiche e i sapori ci hanno stupito e entusiasmato.

Appagante: camminare tra le strade profumate di spezie, incrociare i volti sorridenti di bimbi che gridavano “Welcome to Jordan” e “leggere” millenni di Continua a leggere

A Elkhart quasi per caso

Durante il  nostro on the road in camper del 2017 ci siamo imbattuti in una piccola cittadina, di cui ignoravamo l’esistenza, e che abbiamo visitato fuori programma solo perchè incuriositi dal nome: Elkhart.

Il nome ha origine da una leggenda. La figlia di un capo indiano della tribù dei Kickapoo, White Blossom, era contesa Continua a leggere

Tra i colori di Tel Aviv e la storia di Giaffa

Tel Aviv ci ha accolto con un bel tramonto e una città che pian piano brillava di mille luci colorate: i piccoli vicoli, gli alti palazzi, il lungomare e il primo impatto con un paese che ci incuriosiva da tempo. Ci appare da subito caotica: le auto sfrecciano nelle piccole stradine dove è praticamente impossibile anche fermarsi per una breve sosta.  Saggia decisione la nostra per aver prenotato un appartamento con posto auto e per di più nel centrale quartiere di  Kerem Ha Teimanim. Una volta sistemati i bagagli ci precipitiamo a cercare un posto dove mangiare: la stanchezza per il viaggio è tanta, ma la fame anche. Vicino casa abbiamo un parco-giochi per bimbi che sarà molto utile per la nostra nipotina, poco più avanti tra murales, pub, vecchi edifici e scorci caratteristici ci appare il Carmel Market. Ormai la maggior parte dei venditori ha già chiuso, quindi ci affidiamo ai consigli di un ragazzo che ci indirizza verso la zona a ridosso tra Rothschild Boulevard  e King George Street.

Ci fermiamo Continua a leggere

New Orleans, laissez les bons temps rouler

Questo è un post scritto, cancellato, riscritto, rimaneggiato: tutto quello che si può vedere a New Orleans è già stato detto da tanti. Quello che non si può sapere in anticipo, come per ogni destinazione, è quanto una città possa riuscire a stupirci, interessarci, istruirci, affascinarci, divertirci e, ebbene sì, incuterci anche un po’ di paura

…ecco tutto questo per New Orleans lo è ancor di più piuttosto che in tutti gli altri posti visitati. NOLA, come viene chiamata negli USA (acronimo di New Orleans LouisianA), è stato un conflitto di emozioni e sensazioni. Una città che ammalia nonostante l’aria, sotto certi aspetti, “minacciosa”. Una città che si lascia Continua a leggere

Santa Fe: the City Different

The Different City: la città diversa. Lontanissima dagli standard urbani statunitensi, Santa Fe sembra una città europea. Ci troviamo in New Mexico, detto anche Land of Enchantment (terra dell’incanto). Un paese dai paesaggi sorprendenti e incantevoli. Siamo arrivati a Santa Fe un pomeriggio di dicembre, in piena atmosfera natalizia, dopo un viaggio iniziato da Durango (Colorado).

Poco prima di arrivare, lungo la U.S. Highway 285 nei pressi di Pojoaque, ci siamo trovati sotto gli occhi il Continua a leggere

Lewis & Clark: il viaggio inizia da qui

Durante il nostro secondo on the road in camper in Nord America, ci siamo trovati nella città di St. Louis. Si trova in Missouri, ma si deve fare attenzione a non attraversare il  Big Muddy, soprannome del grande fiume a causa delle sue acque torbide, perchè altrimenti ci si trova in Illinois dove una volta viveva il popolo nativo chiamato Illiniwek, ma anche Illinois. Nella seconda metà del Settecento il territorio dell’attuale St. Louis fu scelta grazie alla sua posizione di privilegio per la confluenza tra i fiumi Missouri e Mississippi come stazione per il commercio di pellicce, e si sa, le vie d’acqua erano le principali arterie di comunicazione. La concessione della terra era stata concessa dal Re di Francia, Luigi IX da cui prese nome. Dopo un breve periodo di dominazione spagnola tornò francese e, per finire, divenne parte degli Stati Uniti. Grazie a quest’ultimo passaggio St. Louis divenne la gloriosa città di partenza per una delle imprese più straordinaria della storia dell’esplorazione americana: la spedizione di Lewis e Clark e il loro Corps of Discovery.

Camp du Bois

Camp du Bois

Verso il “Passaggio a Nord-Ovest”: Lewis e Clark eroici esploratori

Un accordo datato 30 aprile 1803 fu il risultato delle trattative tra Stati Uniti e Francia: il presidente Thomas Jefferson aveva concluso uno degli accordi più importanti della sua presidenza, Continua a leggere

Benvenuti a Hannibal, Missouri

Hannibal non è una di quelle destinazioni ricorrenti tra i viaggiatori europei. Siamo arrivati a metà giornata con uno splendido sole che ci ha accompagnato durante il viaggio da Springfield. Già dal Mark Twain Memorial Bridge si ha l’impressione di entrare in un ambiente “frizzante”, una graziosa cittadina nello stato del Missouri che guarda lo stato dell’Illinois affacciata sul fiume Mississippi, con notevoli personaggi da annoverare tra i suoi abitanti.

hannibal

Primo fra tutti Samuel Langhorne Clemens, meglio noto come Mark Twain, considerato uno dei più grandi scrittori d’America. Continua a leggere

In Alabama, alla conquista dello spazio

Siamo in Alabama, nel “profondo sud” degli Stati Uniti, uno stato molto noto per le segregazioni razziali, per la lotta ai diritti civili, per Martin Luther King jr. e per Rosa Parks. Ma questa volta la nostra sosta è incentrata su ben altri argomenti. Era solo un lontano ricordo il nome di Wernher von Braun, tra documentari tv e libri di scuola. Poi improvvisamente ritorna protagonista. Quel mattino ci siamo svegliati sotto lo U.S. Space & Rocket Center: impressionante aprire l’oscurante del camper e trovarsi sotto immensi rockets, i razzi della NASA. Siamo a Huntsville.

Cerchiamo di arrivare puntuali per l’orario di apertura. Entrando, di fronte alle indicazione del Visitor Center, c’è il memoriale di Miss Baker. Probabilmente una delle scimmie più Continua a leggere

Presentazione del libro Versicolori carte del maestro Domenico Bosco

Il 21 maggio 2019 alle ore 17.00, presso le Scuderie Estensi di Tivoli (P.zza Garibaldi), si terrà la presentazione del libro Versicolori carte – rime per leggere del maestro Domenico Bosco.

Interverranno:
Rino Mele – Presidente della Fondazione di Poesia e Storia Ex machina, machina
Giuseppe Giacalone – Professore di Filosofia e Storia
Alfonso Conte – Professore Storia Contemporanea – Università degli Studi di Salerno
Francesco D’Amato – Editore
Celeste Napolitano – Editor
Annamaria Ippolito – Curatrice dell’opera
Moderatore:
Marco Bagordo – segretario FLC CGIL Roma Est

Domenico Bosco nasce a Sant’Arsenio, provincia di Salerno, il 4 ottobre del 1951. Insegnante di scuola Primaria Elementare ha lavorato in Italia e all’estero con nomina del Ministero degli Affari Esteri, dedicando le sue energie con passione ed inventiva ai suoi piccoli allievi, assumendo anche funzioni di responsabilità come consigliere distrettuale, di circolo e figura strumentale. Per ventuno anni ha lavorato, nei periodi estivi, nelle colonie Olivetti fino a diventare Direttore Pedagogico della sezione di Castagneto Carducci.
Nel paese natale ha inoltre partecipato al gruppo folkloristico mettendo a disposizione la sua naturale capacità comunicativa come attore nel teatro vernacolare in rappresentazioni in Italia e negli Stati Uniti. È stato responsabile provinciale del progetto ministeriale “Scuola al cinema” , continuando successivamente a gestire, come responsabile unico, una rete di dodici scuole nel progetto “Scuola al cinema”, impegnandosi nella promozione della didattica del linguaggio cinematografico.
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Farina fatta in casa: come e con quali vantaggi

L’idea di acquistare un mulino “casalingo” è venuta all’improvviso, dopo aver letto parole di entusiasmo di una amica in un commento sui social. Da lì il passo è stato breve: mi sono informata circa i benefici, sugli usi, mi son rassicurata contattando la mia amica sul funzionamento e sul modello da acquistare e poi c’è stata l’attesa, visto che, per convenienza, ho deciso di ordinarlo da Amazon. Ero abituata a sentire il profumo del pane appena sfornato, quello dei dolci, ma non al profumo della farina appena macinata. La scelta nei negozi non manca, ma poter mettere in tavola alimenti sempre più genuini e sbizzarrirsi sperimentando ricette sempre diverse, con ingredienti personalizzati tanto quanto la fantasia ci permette, è cosa decisamente gratificante. Ma

da dove viene la farina?

Non mi fregio di conoscenze alimentari approfondite, ma è fuor di dubbio che la farina prodotta in casa è

Pane tipo ciabatte, sfilatini al farro, pagnottine con patate nell’impasto e grissini con farina di ceci

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I murales raccontano: Vicksburg, Mississippi

Quando il fiume Mississippi arriva in una delle tante curve che ne caratterizzano il corso, sfiora una cittadina: Vicksburg, dal passato ricchissimo di storia, aneddoti, eventi sanguinosi e episodi curiosi.

Il Delta dello stato del Mississippi, detto anche Yazoo-Mississippi, da non confondere con il Delta del fiume, comprende il territorio a nord-ovest dello stato e una piccola parte degli stati dell’Arkansas e della Louisiana. Questa regione è stata chiamata “Il posto più meridionale della terra” nel senso di Sud Americano per le vicende storiche razziali e culturali ma anche economiche. Vicksburg rappresenta il confine più a sud di questa porzione di terra. Qui il fiume Yazoo si unisce al fiume Mississippi che

Il nostro camper sul Riverfront al tramonto

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Ciambella alle mandorle

Ancora una ricetta con il Mulino da casa Komo Fidibus XL, la torta di mandorle, creata e provata da me.

Ingredienti:

  • 170 grammi di grano tenero da macinare (per chi non ha il mulino, 170 grammi di farina di grano tenero di tipo 1 o 2 )
  • 80 grammi di mandorle
  • 150 grammi di zucchero
  • 250 grammi di ricotta
  • 3 uova
  • 80 grammi di olio EVO
  • 50 grammi di latte
  • una bustina di lievito

Procedimento

Tritare la maggior parte delle mandorle riducendole a farina. Macinare il grano. Mischiare gli ingredienti con la frusta in ordine: uova e zucchero, olio, ricotta, mandorle, latte, la farina ottenuta con il mulino e lievito. Mettere il composto in uno stampo per ciambellone già imburrato e infarinato e infornare a 170/180 gradi (dipende dal forno) per 40 minuti.

Welcome to Israel

Un viaggio non molto pensato, capitato all’improvviso e organizzato senza ausilio di agenzie di nessun tipo. Grazie ad un offerta Ryanair  per un volo diretto da Roma a Tel Aviv, ci coglie come un uragano l’idea di un viaggio nello stato di Israele. Acquistato il biglietto iniziamo a fare i conti con la pianificazione. È sempre consigliato controllare il sito Viaggiare sicuri del Ministero degli Esteri italiano prima di intraprendere un qualsiasi viaggio, ancor di più quando si tratta di paesi con continui avvisi come questo. Tra le tante regole

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Gerusalemme: stupor mundi

Scrivere di Gerusalemme è un’impresa troppo ambiziosa. Dovrebbero essere infinite le parole, ma in fin dei conti ne bastano due: stupor mundi. Storicamente lo stupore del mondo è l’appellativo di un grande sovrano del passato: Federico II di Svevia. Solo durante il suo regno Gerusalemme conobbe, grazie al suo operare coscienzioso insieme al sultano al-Malik al-Kamil, un periodo di pace lungo quindici anni. Decisamente breve se confrontato al resto dei secoli che hanno visto e vedono tuttora, una Gerusalemme contesa.

La spianata delle Moschee

Gli occhi del mondo sono spesso puntati su di lei, in fondo così piccola e al tempo stesso capace di contenere una storia millenaria, un susseguirsi di eventi troppo spesso tragici come poche altre città al mondo. Siamo arrivati in città dalla strada 90, costeggiando il Mar Morto. Una strada che offre Continua a leggere

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